Il monitoraggio ambientale in ambito geognostico è un insieme di attività volte a controllare e valutare nel tempo le caratteristiche ambientali di un sito.
Queste attività possono essere finalizzate a:
- Prevenire o mitigare gli impatti ambientali di un’opera o di un’attività antropica.
- Verificare la conformità alle normative ambientali.
- Valutare l’efficacia di interventi di bonifica o di ripristino ambientale.
Il monitoraggio ambientale in ambito geognostico può includere diverse tipologie di analisi, tra cui:
- Analisi chimico-fisiche del suolo, delle acque e dell’aria.
- Analisi biologiche per valutare la presenza di inquinanti o di altri fattori di rischio per la salute umana e per l’ambiente.
- Monitoraggio geotecnico per valutare la stabilità del terreno e il rischio di dissesti idrogeologici.
- Monitoraggio idrologico per valutare la qualità e la quantità delle acque superficiali e sotterranee.
Le tecniche di monitoraggio utilizzate possono variare in base al tipo di sito e alle specificità del progetto.
In generale, il monitoraggio ambientale in ambito geognostico può essere suddiviso in tre fasi:
1. Fase di progettazione: in questa fase vengono definiti gli obiettivi del monitoraggio, le tipologie di analisi da effettuare e la frequenza dei campionamenti. 2. Fase di campionamento e analisi: in questa fase vengono raccolti i campioni di suolo, acqua e aria e vengono effettuate le analisi chimico-fisiche, biologiche e geotecniche. 3. Fase di interpretazione dei dati: in questa fase vengono elaborati i dati raccolti e vengono redatte relazioni che descrivono lo stato di salute del sito e l’evoluzione nel tempo delle caratteristiche ambientali.
Il monitoraggio ambientale in ambito geognostico è uno strumento importante per la gestione sostenibile del territorio e per la protezione dell’ambiente.
Permette di identificare e valutare i potenziali rischi ambientali e di mettere in atto misure di prevenzione e mitigazione adeguate.
In sintesi, il monitoraggio ambientale in ambito geognostico ci aiuta a:
- Proteggere l’ambiente dai rischi derivanti dalle attività antropiche.
- Gestire il territorio in modo sostenibile.
- Valutare l’efficacia di interventi di bonifica o di ripristino ambientale.